“Come la formazione professionale trasforma giovani talenti in patrimoni per la società”
Il dibattito sulla meritocrazia e il ruolo cruciale della scuola è una questione centrale nei nostri giorni. Nella puntata di alcuni giorni fa del programma “Pani e Pesci” dell’emittente televisiva TV2000 si è parlato di merito ed è stata raccontata una storia di successo dei Centri Salesiani del CNOS-FAP Lazio.
Il Prof. Luigino Bruni e la scrittrice Stefania Auci hanno sollevato una domanda fondamentale: “Si può avere meritocrazia se si parte tutti dalla stessa soglia, dallo stesso livello?” Questo interrogativo sottolinea quanto sia importante fornire a tutti i giovani le stesse opportunità di crescita e sviluppo, indipendentemente dalle loro origini o dalle difficoltà che potrebbero aver incontrato nella loro formazione.
Nel corso della trasmissione, è stato presentato un video con un particolare focus rivolto al Borgo ragazzi don Bosco, dove giovani talentuosi ricevono l’opportunità di coltivare le loro abilità e realizzare il loro potenziale.
Alessandro Chiorri, Direttore Generale del CNOS-FAP Lazio, ha sottolineato l’importanza della formazione professionale e come questa possa essere un fattore chiave nel determinare il successo dei giovani. Ha enfatizzato che il merito dei ragazzi dovrebbe essere misurato non solo in termini di voti, ma piuttosto in base alle prestazioni effettive e all’impegno che mettono in ciò che fanno.
Nei centri salesiani, l’aspetto professionale è combinato con un’educazione di tipo salesiano, che mette un forte accento sulla formazione della persona nel suo insieme. Don Giuliano Giacomazzi, Direttore del CNOS-FAP Nazionale, ha sottolineato come questa formazione professionale rappresenti una delle espressioni carismatiche tipiche di don Bosco, insegnando ai ragazzi un mestiere e preparandoli per il mondo del lavoro.
Ciò che rende i centri salesiani del CNOS-FAP davvero speciali è la loro missione di inclusione. I ragazzi che arrivano dopo la terza media o che hanno avuto esperienze scolastiche difficili nelle scuole statali trovano un ambiente di recupero e di sviluppo delle proprie capacità. La formazione offerta è personalizzata, partendo dai talenti e dagli interessi di ciascun giovane.
Un esempio tangibile di ciò che questa formazione può realizzare è rappresentato da Francesco, un giovane proveniente da un quartiere difficile di Roma. Grazie al CNOS-FAP, Francesco ha avuto la possibilità di costruire una vita diversa rispetto ai suoi coetanei, dimostrando che quando si forniscono le giuste opportunità, i giovani possono sbocciare e raggiungere il loro potenziale.
Infine,la storia di Simone Cosentino, un ex allievo del Borgo, dimostra come la formazione professionale possa aprire le porte verso l’imprenditorialità e la creazione di aziende di successo nel settore elettrico. Questo è un chiaro esempio di come la formazione possa non solo preparare i giovani per un lavoro, ma anche ispirarli a diventare imprenditori di successo.
In un mondo in costante evoluzione, è fondamentale riconoscere il merito dei giovani e offrire loro le opportunità per sviluppare il loro potenziale. Il CNOS-FAP Lazio e i centri salesiani sono un esempio eccellente di come ciò sia possibile. La formazione professionale di qualità non solo trasforma giovani talenti in professionisti competenti ma li prepara a diventare patrimoni per la società, contribuendo al loro successo personale e alla crescita dell’intera comunità.