Il 2° Salone Nazionale dello Studente e dell’Educazione Finanziaria di Roma.
Roma è al centro dell’attenzione nazionale con l’inaugurazione del 2° Salone Nazionale dello Studente e dell’Educazione Finanziaria presso la Fiera di Roma. Questo evento di grande risonanza, organizzato da Campus in collaborazione con la Regione Lazio, si svolgerà dal 17 al 19 ottobre 2023, attirando un numero impressionante di giovani, circa 18.000, e offrendo loro un’ampia panoramica sulle opportunità educative e professionali disponibili.
Tuttavia, l’evento è stato un momento di riflessione non solo sulle prospettive di istruzione e carriera, ma anche sulle sfide e le incertezze che la “generazione Covid” sta affrontando.
Nel suo discorso inaugurale, Francesco Rocca, il presidente della Regione Lazio, ha messo in evidenza l’importanza di coinvolgere i giovani nella governance e ha parlato di un nuovo modello educativo che integra lavoro, università, scuola, formazione e ricerca. L’obiettivo principale è fornire ai giovani un’istruzione che li prepari in modo efficace per il mondo del lavoro, offrendo loro competenze direttamente richieste dalle imprese. Questa visione rivoluzionaria implica una collaborazione più stretta tra istituzioni educative e aziende, con un focus preciso sugli effettivi fabbisogni del mercato. Il presidente della Regione Lazio, ha affermato che i giovani sono il presente, non solo il futuro, e che è fondamentale attribuire loro un ruolo di rilievo. Ha sottolineato come il mercato del lavoro sia dinamico e in costante evoluzione, con nuove offerte di lavoro e figure ricercate che cambiano nel tempo.
Claudia Pratelli, assessore a Scuola, Formazione e Lavoro del Comune di Roma, ha sottolineato l’urgenza di affrontare le ripercussioni violente della pandemia sulla gioventù. La Pratelli ha enfatizzato l’importanza degli eventi di orientamento come il Salone dello Studente. Questi eventi forniscono alle giovani generazioni strumenti informativi e consapevolezza per le scelte post-diploma, aiutandoli a tracciare un percorso educativo e professionale che sia in linea con le loro passioni e ambizioni. Percentuali altissime di giovani NEET (acronimo di “Not in Education, Employment, or Training”), dati altissimi di abbandono scolastico, e l’incertezza del futuro si pongono come sfide significative. Pratelli ha insistito sulla necessità di recuperare la possibilità per i giovani di aspirare a un futuro promettente, contrastando la povertà educativa e potenziando le attitudini individuali.
Giuseppe Schiboni, assessore regionale a Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca e Merito, ha sottolineato l’impegno verso i giovani, annunciando un investimento di oltre 47 milioni di euro per combattere la dispersione scolastica e promuovere l’inclusione. Questo sforzo è stato supportato da finanziamenti statali, regionali e del Fondo Sociale Europeo POR FSE+ Lazio 2021/2027. In particolare, c’è stato un investimento significativo nello sviluppo degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) per garantire una formazione settoriale più mirata, preparando così i giovani alle esigenze specifiche dei vari settori industriali.
Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha fornito dati drammatici sul sistema formativo italiano, evidenziando l’incapacità di fornire le figure richieste dal mondo del lavoro. Ha sottolineato la presenza di “missmatch,” ovvero posti di lavoro che non vengono coperti a causa dell’assenza di figure preparate. Per affrontare questa sfida, Valditara ha presentato la riforma dell’istruzione tecnica e professionale, strutturata sulla base della filiera: IeFp e Its. Questa riforma include il potenziamento delle materie di base, un’alternanza scuola-lavoro più intensa e coinvolgimento diretto delle aziende nell’insegnamento. L’obiettivo è coprire il “missmatch” e garantire che i giovani siano preparati per il mondo del lavoro. La riforma prevede un percorso di 4 anni, un potenziamento dell’insegnamento di italiano, matematica e inglese, investimenti in laboratori, apprendistato formativo e internazionalità. Inoltre, per la prima volta, si permetterà a manager, tecnici, imprenditori e dirigenti di insegnare nelle scuole, portando un modello europeo di successo nel panorama educativo italiano.
Valditara ha anche sottolineato l’importanza di cambiare il paradigma dell’istruzione, rivalutando la scuola professionale e tecnica. Ogni scuola dovrebbe essere in grado di valutare le competenze dei ragazzi e fornire un percorso personalizzato. La figura del tutor e dell’orientatore diventano centrali in questa riforma, poiché saranno responsabili di individuare i talenti dei ragazzi e guidarli nella scelta di un percorso educativo adeguato.
Inoltre, Valditara ha menzionato l’iniziativa “Agenda Sud,” che mira a potenziare l’insegnamento nelle scuole del sud Italia, promuovendo l’accesso a un’istruzione di qualità. L’obiettivo è ridurre le disparità regionali e motivare i ragazzi a rimanere a scuola, puntando sulla valorizzazione delle risorse umane.
Il 2° Salone Nazionale dello Studente e dell’Educazione Finanziaria è un’occasione per gli studenti di esplorare opportunità educative e professionali; un momento di riflessione sulla responsabilità di investire nel futuro delle nuove generazioni, preparandole al mondo reale e alle sfide che si troveranno ad affrontare. La collaborazione tra istituzioni, aziende e giovani si conferma fondamentale per plasmare un futuro migliore per tutti.