Le dinamiche dell’occupazione in apprendistato

Il XX Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato, elaborato dall’Inapp per conto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con Inps, e pubblicato a Luglio 2022 esamina, per il periodo 2018-2020, l’evoluzione dell’occupazione in apprendistato, sulla base dei dati Inps ‒ Archivi delle denunce retributive mensili (UniEmens), e l’andamento della partecipazione degli apprendisti alla formazione pubblica nel nostro Paese, mediante i dati forniti dalle Regioni e Province autonome.

L’occupazione in apprendistato nel periodo 2018-2020

Nel 2020 il numero medio di rapporti di lavoro è risultato pari a 531.035, in diminuzione del -5,4% rispetto al 2019 che invece con un aumento del +13,5% rispetto al 2018 aveva confermato il progressivo consolidamento iniziato nel 2017, dopo l’esaurimento delle concorrenti opportunità di assunzione a tempo indeterminato con esonero contributivo offerte dalle norme contemplate nella legge n. 190/2014 e legge n. 208/2015, non applicabili alle assunzioni in apprendistato e alle trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di apprendistato (fattispecie per le quali sono già previste agevolazioni contributive).

L’età media dei lavoratori con contratto di apprendistato risulta stabile nel triennio 2018-2020 passando da 24,7 nel 2018 a 25,0 anni nel 2020; nel 2020 l’età media degli apprendisti del Centro e del Sud (25,5) è più alta rispetto agli apprendisti del Nord (24,6).

A livello territoriale possiamo notare che nel 2020 al Centro si registra la diminuzione più alta (-8,1%) con il Nord-Est a seguire (-6,0%) mentre il Mezzogiorno registra il decremento più contenuto (-2,9%).

Segue una leggera attenuazione tra il 2012 e il 2014, in tutte le ripartizioni geografiche, con il Nord-Ovest che continua ad essere la zona con il maggior numero di contratti in apprendistato; il Centro raggiunge il Nord-Est nel 2010 per poi tornare ad un livello inferiore, infine il Sud con un numero medio di rapporti di lavoro molto più basso rispetto alle altre aree del Paese. Dal 2017 si osserva il trend crescente in tutte le ripartizioni geografiche fino al 2020 quando osserviamo l’inversione di tendenza dovuta alla crisi sociale ed economica innestatasi per effetto delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19.

Andamento triennio 2018-2020 e trend occupazionale

Se confrontiamo l’andamento nel triennio 2018-2020 con il trend occupazionale in termini di tassi di occupazione per il complesso della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) e per il sottoinsieme dei giovani di età 15-29 anni possiamo rilevare che:

• nel complesso della popolazione in età lavorativa il tasso di occupazione nel biennio 2018-2019 è in crescita: nel 2019 presenta un incremento di 0,5 punti (da 58,5% a 59,0%), il Nord-Est si conferma l’area con il tasso occupazionale più alto con il 68,9%; nel 2020 invece si riscontra un decremento di quasi un punto percentuale (58,1%);

• analogo è l’andamento per quanto riguarda i giovani tra i 15 e i 29 anni: all’aumento del 2019 rispetto al 2018 si contrappone la diminuzione del 2020, più accentuata nel Nord-Ovest (-2,6 punti), e poco meno nel Nord-Est (-2,4 punti), più contenuta al Centro e al Sud (rispettivamente -2,2 e -1,4);

• sempre per le classi di età più giovani (15-29 anni), nel 2019 il rapporto tra numero medio di lavoratori in apprendistato e occupati presenta un incremento di 1,5 punti rispetto al 2018, nel 2020 si mantiene sugli stessi livelli con lievi variazioni solo per il Nord-Est e il Centro. Da rilevare la quota di giovani apprendisti su giovani occupati nel Sud che nel 2020 si attesta al 12,4%, più elevata rispetto a quella del Centro e del Nord-Est (rispettivamente 20,2% e 19,6%).

I numeri dell’apprendistato nelle regioni

Dal numero medio di rapporti di lavoro in apprendistato per regione di lavoro nel periodo 2018-2020  emerge che, in termini percentuali, le regioni con variazioni più positive nel 2019 sono le stesse che nel 2020 subiscono decrescite più contenute. La Lombardia continua a essere la regione in cui si concentra il maggior numero di apprendisti (circa 99.263 rapporti di lavoro in media nel 2020 pari al 18,7% sul totale); Veneto, Emilia-Romagna e Lazio sono le altre regioni con il maggior numero di rapporti di lavoro in apprendistato (nel 2020 rispettivamente il 12,4%, il 10,4% e il 9,9%), seguite da Piemonte e Toscana (rispettivamente 8,8% e 7,7% nel 2020). In queste sei Regioni si concentra quasi il 68% dei rapporti di lavoro medi in apprendistato.

Fonte “L’andamento dell’apprendistato nella crisi pandemica – XX Rapporto di monitoraggio Luglio 2022 – INPS/INAPP”

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